18 Gennaio 2022 Commenti Lifestyle

Come riconoscere la prostata ingrossata e cosa fare per rimediare

Quando si parla di prostata ingrossata si fa riferimento a una condizione medica che è caratterizzata da un incremento del volume della ghiandola prostatica.
Si tratta di un problema che non è di natura cancerosa: infatti si parla di iperplasia o ipertrofia prostatica benigna.
Il tipo di terapia a cui si deve fare ricorso cambia a seconda del livello di gravità dei sintomi: in alcuni casi può essere sufficiente la somministrazione di farmaci, mentre altre volte c’è bisogno di un intervento chirurgico, che a sua volta può essere invasivo o meno.

Prostata ingrossata - Come riconoscere la prostata ingrossata e cosa fare per rimediare

L’ingrossamento della prostata

Quando si ha a che fare con un ingrossamento della prostata sintomi e disturbi comprendono, fra l’altro, il bruciore nel corso della minzione, la nicturia, la pollachiuria, la disuria e una impellente necessità di urinare. Per giungere a una diagnosi completa, oltre all’esame obiettivo servono l’esplorazione rettale digitale, l’esame delle urine e il dosaggio del PSA.
Gli esperti sono concordi nel ritenere che una delle cause della prostata ingrossata sia da individuare nelle variazioni ormonali legate all’invecchiamento. Il disturbo coinvolge, infatti, soprattutto gli uomini con più di 50 anni.

A che cosa serve la prostata

La prostata ha una forma non molto diversa da quella di una castagna e, in media, pesa una decina di grammi. Si tratta di una ghiandola esocrina che è situata davanti all’intestino retto e sotto la vescica urinaria. Essa secerne una parte dello sperma, una componente liquida che serve a proteggere gli spermatozoi neutralizzando l’acidità della vagina femminile. La prostata agisce anche grazie ai dotti prostatici, che la collegano con l’uretra: questa non è altro che il condotto tramite il quale vengono espulsi sia lo sperma che l’urina.

I dispositivi per l’incontinenza urinaria

Dalla prostata ingrossata possono derivare diversi tipi di problemi urinari: la pollachiuria, che abbiamo già citato, è una condizione che porta a urinare di frequente ma con emissioni di quantità modeste. In altri casi, si può verificare una perdita di poche gocce di urina dopo la minzione. Le difficoltà urinarie fanno sì che il soggetto si ritrovi a compiere uno sforzo tutte le volte che l’urina deve essere emessa. Con il passare del tempo, uno sforzo di questo tipo si dimostra dannoso, in quanto ha l’effetto di rendere la parete della vescica urinaria più debole fino a che, addirittura, non è più possibile emettere urina.
Si parla di ritenzione urinaria acuta, ed è un’urgenza urologica che comporta l’utilizzo di un catetere vescicale che ha lo scopo di agevolare la minzione. Nel caso in cui, invece, si abbiano problemi di incontinenza urinaria, si possono utilizzare i prodotti di AMioAgio, un webshop che mette a disposizione dei clienti articoli dedicati all’igiene personale e prodotti assorbenti utili in caso di perdite.

Perché si soffre di prostata ingrossata

La prostata aumenta di dimensioni perché cresce la quantità delle sue cellule: si tratta di una proliferazione benigna, e ciò significa che le cellule in questione non vanno a infiltrare i tessuti circostanti, a differenza di quello che succederebbe – invece – nel caso di un tumore maligno. L’iperplasia è, appunto, il termine che identifica la crescita del numero di cellule di un organo. Le dimensioni di una prostata ingrossata possono essere due o tre volte più grandi di quelle di una prostata normale. L’aumento volumetrico, in ogni caso, si verifica in maniera graduale. Tra i fattori di rischio di questo disturbo ci sono le patologie cardiovascolari, il sovrappeso o l’obesità e la familiarità al problema. Inoltre altri fattori che possono incidere in tal senso sono la sedentarietà e il diabete.

Le conseguenze della prostata ingrossata

Nel momento in cui le dimensioni della prostata aumentano, la ghiandola va a comprimere l’uretra maschile. Da ciò possono scaturire diverse conseguenze: per esempio la cosiddetta ematuria, vale a dire la presenza di sangue nelle urine; oppure la sensazione che lo svuotamento della vescica non sia stato completo; o, ancora, il mitto intermittente o debole, con il flusso di urina che si può interrompere spesso o comunque risultare lento.
Va detto che non sempre la prostata ingrossata può dare origine a dei sintomi, e ci sono uomini che, pur avendo a che fare con un adenoma prostatico, non soffrono di alcun tipo di disturbo.


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